Per molti, il camper è sinonimo di libertà: partire senza programmi, fermarsi dove capita e trasformare ogni angolo del mondo in casa propria. Ma dal 2025, almeno in Grecia, questo modo di viaggiare subirà un cambiamento drastico che rischia di influenzare l’intero panorama europeo.
I camper privati non possono più sostare liberamente
Dal 1º giugno 2025, con l’entrata in vigore della legge 5170/2025, i veicoli ricreazionali non potranno più fermarsi liberamente al di fuori delle aree attrezzate. Spiagge, foreste, coste e persino spazi vicini a siti archeologici diventeranno off-limits, anche per una breve sosta senza campeggio vero e proprio.
La violazione comporterà una multa fissa di 300 euro, senza eccezioni. L’unica deroga riguarda alcuni quartieri residenziali, dove sarà permesso sostare per un massimo di 24 ore, ma senza allestire tavoli, sedie o tende.
Una multa fissa che divide
Il provvedimento ha spaccato l’opinione pubblica. Da un lato, chi sostiene la necessità di regolamentare un turismo sempre più massiccio e invasivo; dall’altro, camperisti e operatori turistici che temono ripercussioni economiche.
Molti villaggi, lontani dalle rotte del turismo di massa, beneficiano infatti della spesa di chi viaggia in camper. La federazione greca ELAT ha già raccolto oltre 16.000 firme in una petizione che chiede maggiore flessibilità, ma per ora il governo resta fermo sulle sue posizioni.
Estate difficile: mancano le aree ufficiali
La nuova normativa rischia di acuire un problema già noto: la carenza di aree attrezzate. In regioni turistiche come la Calcidica o il Peloponneso, i posti disponibili sono troppo pochi rispetto alla domanda. In alta stagione, trovare uno spazio libero potrebbe trasformarsi in una vera caccia al tesoro.
Alcune soluzioni alternative stanno emergendo: parcheggi agricoli, ospitalità privata e piattaforme digitali che mettono in contatto i camperisti con le famiglie locali. In questi casi, oltre a un posto sicuro, si possono ottenere servizi aggiuntivi e persino esperienze culturali uniche.
Un nuovo modo di viaggiare
Con le nuove restrizioni, viaggiare in camper diventerà meno spontaneo e più pianificato. Le soste improvvisate lasceranno spazio a itinerari organizzati tramite app e portali dedicati.
Il confronto con altri Paesi europei è inevitabile. La Francia, ad esempio, ha investito in numerose aree moderne e accessibili, mentre in altre nazioni prevalgono approcci più rigidi. La Grecia sembra voler puntare su un turismo più strutturato, sacrificando parte della libertà che da sempre ha reso il camper un simbolo di avventura.
Un futuro meno romantico per i viaggiatori su ruote
Per chi ama svegliarsi con il rumore del mare o addormentarsi sotto un cielo stellato, il cambiamento è significativo. Dal giugno 2025, il viaggio in camper sarà fatto di regole, prenotazioni e pianificazione, con meno spazio per l’improvvisazione.
Resta da vedere se altri Paesi seguiranno l’esempio greco o se, al contrario, sceglieranno di valorizzare il turismo itinerante con politiche più inclusive. Quel che è certo è che il futuro del camper in Europa rischia di essere un po’ meno romantico e molto più regolamentato.
