Ridurre fino all’86% le emissioni di CO₂ e tagliare quasi del tutto gli ossidi di azoto: è la promessa di un innovativo sistema di iniezione che combina diesel e idrogeno nello stesso motore.
Una soluzione ponte verso la decarbonizzazione
L’elettrificazione totale dei trasporti resta un obiettivo cruciale, ma la realtà è che milioni di veicoli e macchinari non possono ancora fare il salto all’elettrico, sia per i costi elevati, sia per la mancanza di infrastrutture adeguate. Qui entrano in gioco le soluzioni transitorie, capaci di ridurre l’impatto ambientale sfruttando tecnologie esistenti.
Un gruppo di ricercatori dell’Università del New South Wales (Australia), guidati dal professor Shawn Kook, ha sviluppato un sistema di doppia iniezione diretta capace di far funzionare un motore diesel con una miscela composta fino al 90% di idrogeno. Il risultato: un incremento dell’efficienza del 26% e una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Come funziona il “motore nel motore”
Sostituire il diesel con idrogeno puro non è praticabile: la combustione genererebbe quantità eccessive di ossidi di azoto (NOx). La soluzione proposta prevede un’iniezione di idrogeno stratificata, con concentrazioni diverse in punti specifici della camera di combustione. In questo modo si controlla la temperatura e si abbassa la produzione di NOx, mantenendola al di sotto di quella di un motore diesel tradizionale.
Un impatto potenzialmente enorme
La possibilità di “retrofit” sui motori esistenti potrebbe trasformare settori oggi fortemente dipendenti dal gasolio: treni, camion pesanti, macchinari agricoli e industriali. Solo negli Stati Uniti, oltre 26.000 locomotive funzionano a diesel, e la sostituzione completa con trazione elettrica richiederebbe anni. Adattare questi motori potrebbe ridurre subito le emissioni senza bloccare le attività.
Il nodo dell’idrogeno
Perché il beneficio sia reale, l’idrogeno usato deve essere “verde”, ossia prodotto con energie rinnovabili. Al momento questa condizione non è sempre soddisfatta, ma gli investimenti nel settore stanno crescendo. Intanto, tecnologie come la doppia iniezione offrono una via rapida e concreta per abbattere le emissioni senza attendere la completa transizione elettrica.
In un mondo dove la corsa alla decarbonizzazione è urgente ma irta di ostacoli, soluzioni ibride come questa dimostrano che anche il motore a combustione può avere una seconda vita… e più pulita.
