Moto Guzzi V100 Mandello: ecco come funziona il nuovo motore raffreddato a liquido

Scritto da Daniele Bianchi

La Moto Guzzi V100 Mandello segna un importante passo avanti nel panorama delle moto di media cilindrata, proponendo un motore completamente nuovo e raffreddato a liquido, una scelta sorprendente per una casa da sempre legata al raffreddamento ad aria. Questa innovazione porta con sé 115 cavalli a 8.700 giri, una coppia robusta e una curva di erogazione ampia, ideale per unire agilità e comfort anche nelle lunghe percorrenze.

Il motore raffreddato a liquido della V100 Mandello

In un mercato dove i motori classici a V raffreddati ad aria sono ancora molto amati, Moto Guzzi ha deciso di evolvere il suo celebre motore, abbracciando il raffreddamento a liquido per rispettare le normative Euro 5 e migliorare le prestazioni. Questo propulsore non condivide alcun componente con le precedenti unità costruite a Mandello, segnando così una rottura netta e una ventata di modernità.

Moto Guzzi è ovviamente sufficientemente fiduciosa nel futuro dei motori a combustione interna da lanciarsi nella costruzione di una piattaforma completamente nuova che sostenga l’azienda almeno nel breve termine.

La nuova architettura prevede cilindri disposti lateralmente ma ruotati di 90 gradi, con il sistema di aspirazione posizionato nel “V” tra i cilindri e le prese d’aria da 52 mm, mentre gli scarichi sono rivolti verso il basso, una configurazione pensata per ottimizzare spazio e aerodinamica. L’adozione del doppio albero a camme in testa (DOHC) con quattro valvole per cilindro, una soluzione poco comune nelle moto raffreddate ad aria, rende possibile una combustione più efficiente e prestazioni superiori.

Perché il raffreddamento a liquido?

Il passaggio al raffreddamento a liquido permette di mantenere temperature costanti e controllate, indipendentemente dalle condizioni esterne. Questo migliora la vaporizzazione del carburante, riducendo le emissioni di idrocarburi incombusti e aumentando l’efficienza. Inoltre, previene il surriscaldamento che nei motori ad aria può causare problemi come il “bloccaggio” degli anelli dei pistoni, migliorando così affidabilità e durata.

Moto Guzzi V8 da 500 cc.

Un dettaglio interessante è la presenza di un’alternatore da 550 W posizionato dietro i cilindri, mentre la disposizione compatta del motore consente di spostare la ruota posteriore più indietro grazie a un forcellone allungato, che migliora la stabilità e il comfort di guida, soprattutto in curva.

Vista dall’alto del motore V100 e dei suoi corpi farfallati da 52 mm.

Soluzioni tecniche innovative

La V100 Mandello monta un sistema di distribuzione con catene idrauliche e bilancieri a dito, una tecnologia mutuata dal mondo delle competizioni, che riduce il peso delle parti mobili e consente al motore di raggiungere regimi più elevati senza rinunciare alla durata. Questo sistema permette anche di adottare camme con alzate più aggressive ma con durate ridotte, ottimizzando la potenza erogata e minimizzando gli sprechi di carburante.

Il dottor John Wittner e la Moto Guzzi che il suo team schierò nella serie Battle of the Twins a metà degli anni ’80.

Un altro aspetto importante è la riduzione delle reazioni di coppia motrice, responsabili di movimenti scomodi nella moto quando si accelera o si rilascia il gas. Grazie a un albero controrotante collegato all’albero motore, queste oscillazioni sono diminuite fino al 50% rispetto ai modelli precedenti, rendendo la guida più fluida.

Uno sguardo all’interno del motore della ZX-10R di Kawasaki illustra l’uso di bilancieri a dito, che riducono il peso consentendo regimi più elevati. Kawasaki

Design e integrazione

Il motore della Mandello è pensato per essere parte integrante del telaio, con un monobraccio in alluminio che si innesta direttamente sulla scatola del cambio. La posizione avanzata e inclinata di 5 gradi in avanti del propulsore crea più spazio per il pilota e consente di montare un radiatore efficiente senza compromessi estetici.

L’alternatore del V100 è azionato da un albero controrotante che annulla parte della reazione di rollio intrinseca di un motore bicilindrico a V con manovella longitudinale.

La moto monta inoltre una trasmissione a sei rapporti con quickshifter bidirezionale, frizione multidisco in bagno d’olio e un albero di trasmissione inclinato che permette di mantenere un profilo snello nel mezzo della moto, senza rinunciare alla larghezza necessaria per una gomma posteriore larga 190 mm.

Tecnologia e comfort

La Mandello S, versione top di gamma, è dotata di sospensioni semiattive Öhlins, sistema ABS con piattaforma inerziale a sei assi, controllo di trazione e luci adattive per la guida in curva. Il sistema aerodinamico adattivo riduce la pressione del vento sul pilota fino al 22%, un valore significativo per chi ama viaggiare a lungo senza fatica.

Un nuovo capitolo per Moto Guzzi

La V100 Mandello non è solo una moto, ma il simbolo di un cambio generazionale per Moto Guzzi, capace di unire il fascino del passato con la tecnologia del futuro. Il motore innovativo e il telaio integrato offrono una base versatile, pronta a sostenere diversi modelli e discipline di guida, mantenendo però inalterata l’identità del marchio.

In definitiva, questa nuova Moto Guzzi dimostra che è possibile rinnovarsi senza perdere la propria anima, aprendo la strada a un futuro entusiasmante per gli appassionati di moto dal carattere deciso e dall’innovazione sotto il cofano.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze