Kawasaki Z1100 rivelato nel deposito di carboidrati

Scritto da Daniele Bianchi

Un documento sul California Air Resources Board indica un nuovo atterraggio di Kawasaki Z1100 in un futuro non troppo lontano

Kawasaki sembra destinato a far rivivere uno dei suoi modelli più amati, mentre i documenti presentati in America indicano un ritorno del leggendario Z1100 Super Nudo.

Le scartoffie sono state pubblicate nel California Air Resources Board (CARB), un database di macchine che rileva quanti inquinanti vengono emessi mentre sono in uso. Delle quattro bici elencate nel documento, è solo l’ultima che ha attirato la nostra attenzione. La bici è elencata come ZR1100HT, che, se guardiamo indietro alla precedente nomenclatura di Kawasaki, ci conduce a un modello Z1100-la Z1000 del 2003 aveva il nome in codice ZR1000-A1, 2004 era ZR1000-A2 e così via.

Kawasaki Z1100 ha rivelato nel deposito di carboidrati: il ritorno del Big Zed sta arrivando!

Il documento offre poco altro, oltre alla bici ha una massa di inerzia equivalente registrata di 370 kg, una capacità del motore di 1.099 cc, ed è alimentata da un sistema sequenziale di iniezione di carburante. La condivisione dell’elenco sul sito Web di Carb ci sono altre tre bici, tutte con dettagli di elenco identici a quelli sopra menzionati. Sono i Kawasaki Ninja 1100SX e Ninja 1100SX SE e il Versys 1100 SE.

Quello che non possiamo dirti è come sarà la nuova bici o quali saranno le specifiche di performance. Mentre i Versys hanno guadagnato un po ‘di grugnito quando è stato aggiornato a 2025, 1100 cc specifiche, il Ninja 1100 ha avuto un leggero colpo. Dato che la nuova Z1100 si immergerebbe a capofitto nel segmento super nudo iper-competitivo, insieme a biciclette come la Yamaha MT-10 e Suzuki GSX-S1000, ci aspetteremmo che Kawasaki cercasse di ottenere l’ultima oncia di prestazioni dall’aggiornamento in linea in linea.

Teneremo gli occhi e le orecchie aperti per ulteriori informazioni.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.