Un’esperienza unica che fa discutere. Chi ama le moto sa quanto sia speciale uscire in gruppo, soprattutto con gli amici. Recentemente, ho partecipato al rally Devilstone Run in Wyoming, un evento che ha visto la partecipazione di ben 170 motociclisti che hanno percorso insieme la strada che va dal Devil’s Tower a Yellowstone, attraversando paesaggi mozzafiato per ben quattro giorni. Non è solo la bellezza del viaggio, ma anche la camaraderia tra i partecipanti a rendere l’esperienza unica.
Eppure, c’è chi non vede di buon occhio le uscite in gruppo e, nel Regno Unito, una piccola città sta facendo molto parlare di sé per una proposta destinata a limitare notevolmente la libertà di movimento dei motociclisti.
Il divieto in arrivo a Newcastle-under-Lyme
Nel cuore del Regno Unito, il consiglio comunale di Newcastle-under-Lyme ha deciso di proporre un divieto che colpisce le uscite in moto in coppia o in gruppi numerosi. Secondo questa proposta, le moto non potrebbero più circolare in convogli composti da più di due veicoli, e sarebbe vietato anche radunarsi in spazi pubblici.
Questo non riguarda solo le uscite in gruppo per eventi come il Devilstone Run, ma anche semplici momenti di socializzazione, come andare a mangiare qualcosa insieme a due amici. Sì, avete letto bene: se il divieto venisse approvato, anche un semplice incontro con due motociclisti potrebbe finire per essere sanzionato.
Le motivazioni dietro la proposta
Il consiglio comunale sostiene che raduni e passeggiate di gruppo abbiano avuto un impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti. I cittadini, infatti, si sarebbero lamentati per il rumore causato dai motori, dalle musiche ad alto volume, e per la guida pericolosa, che spesso si verifica nelle ore notturne. Il consiglio afferma che la proposta di questo PSPO (Public Spaces Protection Order) mira a fermare queste problematiche e migliorare il benessere della comunità.
A supporto della proposta, uno dei membri del consiglio ha dichiarato: “I residenti, i visitatori e le attività commerciali ci hanno ripetutamente detto – e anche alla polizia di Staffordshire – che il cruising in auto e moto nei luoghi pubblici sta causando disagi significativi, con musica ad alto volume, scarichi rumorosi e manovre pericolose. È chiaro che queste attività stiano influenzando negativamente la qualità della vita della gente, perciò vogliamo fermarle.”
Le incertezze e i permessi speciali
Sebbene la proposta faccia discutere, resta da vedere come sarà applicato il divieto. Il piano prevede che chi violi l’ordinanza possa essere multato, ma cosa succede se alcuni motociclisti si ritrovano casualmente insieme senza aver pianificato un raduno? Saranno multati? E se si trattasse di un gruppo di amici che si incontrano per caso senza un piano preciso?
Ci sono comunque delle eccezioni: il consiglio ha suggerito che potrebbe essere possibile ottenere permessi speciali per eventi di beneficenza, raduni e giri organizzati. Tuttavia, molti vedono questa opzione come una strategia di guadagno per il consiglio, che potrebbe raccogliere entrate aggiuntive tramite i permessi e le sanzioni.
Un’opinione personale
Questa proposta sembra più una mossa economica che una reale preoccupazione per il benessere dei cittadini. Se da una parte i rumori e la guida pericolosa sono un problema, dall’altra parte il divieto totale potrebbe risultare una scelta a breve termine. Limitare queste attività, sebbene comprensibile in alcune circostanze, potrebbe danneggiare le comunità locali che traggono benefici dal turismo e dalle attività sociali dei motociclisti. Che si tratti di un raduno di appassionati o di semplici uscite tra amici, le moto rappresentano anche un’opportunità di aggregazione che va oltre il semplice divertimento.
In futuro, potrebbe essere interessante capire se altre città seguiranno l’esempio del Regno Unito o se tale decisione rimarrà un episodio isolato.