Macchie di ruggine su uno dei veicoli più attesi e discussi degli ultimi anni? Questa è la notizia che ha iniziato a circolare sul web, infiammando forum e social media. A riportare l’anomalia sono stati alcuni membri del forum Cybertruck Owners Club, accompagnando le loro osservazioni con foto inequivocabili. In breve tempo, la questione è diventata virale, suscitando una miriade di reazioni contrastanti.
Quando i social media si scatenano
Gli utenti online non hanno perso l’occasione di commentare l’accaduto, trasformando la vicenda in una sorta di spettacolo mediatico. Il Tesla Cybertruck, già oggetto di dibattito per il suo design futuristico e spigoloso, è diventato bersaglio di meme e caricature. Tra le parodie più celebri, spicca quella del grafico Log Trang, che ha condiviso su Facebook un’immagine del veicolo completamente ricoperto di pannelli metallici ossidati. Una visione tanto surreale quanto divertente, ambientata in un deserto, che ha scatenato una pioggia di commenti.
“È solo una fake news!” hanno esclamato molti difensori del pick-up elettrico, cercando di minimizzare l’accaduto. Tuttavia, i detrattori hanno risposto con una pioggia di articoli e testimonianze tratte dallo stesso forum. In risposta, un altro grafico ha proposto la sua personale interpretazione del Cybertruck arrugginito, alimentando ulteriormente il dibattito.
Le origini delle macchie di ruggine
Ma da dove proviene questa famigerata ruggine? Secondo i membri del Cybertruck Owners Club, alcuni veicoli presentavano piccoli punti arancioni appena undici giorni dopo la consegna. Diverse ipotesi sono state avanzate per spiegare il fenomeno, ma quella più accreditata punta il dito sul trasporto dei veicoli.
Durante il viaggio su treni merci, particelle metalliche provenienti dai binari si depositerebbero sulla carrozzeria in acciaio inossidabile, provocando col tempo l’apparizione di macchie superficiali. Non si tratta, dunque, di una vera e propria corrosione del metallo del veicolo, ma di un fenomeno esterno.

La risposta della community
In attesa di una comunicazione ufficiale da parte di Tesla, la community si divide tra chi minimizza la questione e chi critica apertamente il marchio per quella che considera una gestione superficiale. Alcuni proprietari, preoccupati, hanno iniziato a condividere soluzioni fai-da-te, come l’uso di detergenti specifici o di sigillanti per proteggere la carrozzeria da future contaminazioni.
Questa vicenda mette in luce non solo l’importanza della percezione pubblica nei confronti di un marchio, ma anche quanto rapidamente una questione tecnica possa trasformarsi in un caso mediatico. Con il Cybertruck, Tesla continua a essere al centro dell’attenzione, nel bene e nel male.