Le auto elettriche, finora esenti da tassazioni sul peso, potrebbero presto perdere questo privilegio. Il governo sta considerando l’introduzione di un malus al peso anche per i veicoli elettrici, in particolare quelli dotati di batterie grandi e pesanti, per incentivare una mobilità più sostenibile.
Il malus al peso: uno sguardo alle regole attuali
Attualmente, il malus al peso si applica solo alle auto termiche che superano i 1.800 kg. Per ogni chilogrammo oltre questa soglia, vengono addebitati 10 euro, con un tetto massimo che non può superare i 50.000 euro o il 50% del valore del veicolo.
Questa misura, introdotta per scoraggiare l’acquisto di veicoli particolarmente pesanti e inquinanti, ha finora avuto un impatto limitato, interessando solo una piccola parte del mercato. Inoltre, le famiglie numerose con tre o più figli a carico possono beneficiare di regole più flessibili.
Dal 2024, però, il governo intende abbassare il limite del peso a 1.600 kg, rendendo la normativa più severa e coinvolgendo un maggior numero di modelli. È inoltre in discussione l’eliminazione del tetto massimo, aprendo la strada a sanzioni più elevate per i veicoli particolarmente pesanti.
Cosa cambia per le auto elettriche?
Finora, le auto elettriche e ibride plug-in sono state escluse da questo tipo di tassazione, ma questa esenzione potrebbe terminare. Secondo alcune indiscrezioni, il malus al peso potrebbe essere esteso a queste categorie a partire dal 2025, con un impatto maggiore sui modelli dotati di batterie più grandi e pesanti, utilizzate per garantire un’autonomia maggiore.
Per esempio, una Tesla Model S con una batteria da 95 kWh pesa circa 2 tonnellate, di cui ben 500 kg sono dovuti alla sola batteria. Il confronto diventa evidente se si considera una Dacia Spring, che con una batteria di 186 kg pesa molto meno.

Questo fenomeno è amplificato nei modelli di lusso. La Mercedes EQS, con una batteria da 108 kWh, arriva a pesare 2,8 tonnellate, a causa dei materiali pregiati e delle numerose dotazioni tecnologiche. Un malus al peso rischierebbe quindi di penalizzare particolarmente queste vetture.
Perché tassare le auto elettriche pesanti?
L’introduzione di un malus per le auto elettriche pesanti potrebbe spingere i costruttori a sviluppare modelli con batterie più piccole, ma più efficienti. Ridurre il peso complessivo dei veicoli non solo migliora l’efficienza energetica, ma riduce anche l’impatto ambientale legato alla produzione e allo smaltimento delle batterie.
Un altro vantaggio sarebbe legato alla promozione di veicoli più leggeri e meno ingombranti, migliorando la sicurezza stradale e riducendo l’usura delle infrastrutture.

Sfide e considerazioni
L’eventuale applicazione del malus al peso per le auto elettriche richiederà un equilibrio tra equità e incentivi alla sostenibilità. Sarà fondamentale evitare di penalizzare eccessivamente alcuni modelli o segmenti di mercato, pur mantenendo la misura chiara e comprensibile per i consumatori.
Inoltre, come dimostrato dalle difficoltà incontrate con il bonus ecologico 2024, gestire una transizione fiscale efficace non è semplice. Rimane da vedere come il governo affronterà questa sfida e quali misure saranno adottate per mitigare eventuali conseguenze negative.
Conclusioni
La possibile introduzione di un malus al peso per le auto elettriche con grande autonomia è una scelta complessa ma potenzialmente efficace. Se ben strutturata, questa misura potrebbe incoraggiare l’adozione di tecnologie più efficienti, limitando l’impatto ambientale delle batterie di grandi dimensioni e promuovendo una mobilità più sostenibile. Tuttavia, sarà fondamentale garantire che la transizione sia equa e supportata da politiche che continuino a incentivare l’uso delle auto elettriche.