Nonostante il crescente successo delle auto elettriche, i veicoli ibridi continuano a rappresentare una parte significativa del mercato automobilistico. Se da un lato gli ibridi semplici offrono un compromesso interessante per consumi e prezzo, gli ibridi plug-in sono una scelta per chi desidera un’autonomia elettrica maggiore nei tragitti quotidiani. Tuttavia, i prezzi di questi modelli sono aumentati notevolmente negli ultimi anni, rendendo la scelta più complessa.
Ibridi plug-in: vantaggi e limiti
I veicoli ibridi plug-in, per essere davvero efficienti, richiedono una ricarica frequente, preferibilmente ogni giorno. Con una batteria piena, questi modelli possono percorrere circa 50 chilometri in modalità elettrica, sufficienti per coprire spostamenti quotidiani senza consumare carburante. I modelli più sofisticati, dotati di batterie più grandi, possono arrivare a coprire distanze maggiori, rendendoli ideali per chi vive in città o ha abitudini di guida regolari.
Tuttavia, su lunghi tragitti, quando la batteria è scarica, il consumo di carburante di un ibrido plug-in si avvicina a quello di un’auto termica tradizionale. Questo li rende meno competitivi rispetto ai veicoli completamente elettrici, che possono contare su un’infrastruttura di ricarica sempre più capillare.
Quanto costano?
Rispetto agli ibridi tradizionali, i plug-in comportano un sovrapprezzo medio di 7.000 euro. Per esempio, il Kia Niro plug-in hybrid costa circa 40.640 €, mentre la versione ibrida semplice si ferma a 33.790 €. Per le aziende, però, i plug-in mantengono un vantaggio fiscale: se le emissioni restano sotto i 60 g/km di CO2, sono esenti dalla tassa annuale sui veicoli aziendali.
Bonus e incentivi disponibili
Ad oggi, non ci sono più bonus ecologici dedicati ai plug-in, riservati esclusivamente ai veicoli 100% elettrici. Tuttavia, esiste la “prima alla conversione”, che può arrivare fino a 5.000 euro. Questo incentivo è disponibile per chi rottama un veicolo a benzina immatricolato prima del 2006 o un diesel antecedente al 2011, rispettando specifici requisiti di reddito:
- 5.000 €: per redditi inferiori o pari a 7.100 € di riferimento fiscale per persona.
- 3.000 €: per redditi fino a 15.400 €, a condizione di percorrere oltre 30 km al giorno o più di 12.000 km annui per lavoro.
- 1.500 €: per redditi inferiori a 24.900 € di riferimento fiscale per persona.
È importante notare che ogni automobilista può beneficiare della prima alla conversione solo una volta.
Conviene davvero?
La scelta tra un ibrido tradizionale, un plug-in o un’elettrica dipende dalle necessità personali. Gli ibridi plug-in sono ideali per chi può ricaricare frequentemente e percorre distanze brevi, mentre gli ibridi semplici restano una soluzione più economica e meno impegnativa. Tuttavia, con i prezzi in aumento, è essenziale valutare attentamente l’investimento, soprattutto considerando le nuove offerte sul mercato elettrico, sempre più competitive in termini di autonomia e costi di gestione.