Perché il cardano della BMW R1300GS si usura più velocemente del previsto?

Scritto da Daniele Bianchi

Il lancio della nuova BMW R1300GS ha portato con sé diverse innovazioni tecnologiche e modifiche strutturali, ma anche una decisione che ha sorpreso molti appassionati del marchio tedesco: il cardano, storicamente progettato per durare quanto la moto stessa, è ora considerato una componente soggetta a usura. Questo cambiamento ha sollevato interrogativi tra i motociclisti e alimentato un dibattito su una delle caratteristiche più emblematiche della gamma GS.

Il cardano: da simbolo di durata a componente soggetta a manutenzione

La BMW R1300GS rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai modelli precedenti, come la R1200GS e la R1250GS. Con un design aggiornato, una cilindrata maggiore e tecnologie avanzate, come il regolatore di velocità adattivo, la moto promette prestazioni superiori. Tuttavia, una delle novità meno gradite riguarda la gestione del cardano, che viene ora inserito nel programma di manutenzione con un ciclo di sostituzione previsto ogni 80.000 km.

Questo cambiamento segue i problemi riscontrati nei modelli precedenti. BMW ha infatti dovuto effettuare richiami per sostituire cardani difettosi o danneggiati, soprattutto in seguito a utilizzi intensivi, come il fuoristrada impegnativo o l’uso amministrativo da parte di forze dell’ordine.

Un problema emerso dal fuoristrada e dall’uso intensivo

Secondo BMW Motorrad, le anomalie registrate nei modelli R1200GS e R1250GS derivavano principalmente da sollecitazioni estreme, come salti durante il fuoristrada. Queste problematiche hanno portato a interventi tecnici su diversi esemplari, inclusi richiami per sostituzioni gratuite oltre i 60.000 km e controlli visivi con ingrassaggi periodici ogni 20.000 km.

Il nuovo approccio per la R1300GS

BMW R1300GS 2024

Con il progetto della R1300GS, BMW ha deciso di adottare un approccio preventivo, integrando il cardano nel piano di manutenzione ordinaria. Grazie a un nuovo design del sistema Paralever e a componenti più resistenti, la durata del cardano è stata aumentata rispetto ai modelli precedenti, ma non è più garantita a vita.

  • Sostituzione prevista a 80.000 km: Il manuale utente specifica che il cardano dovrà essere sostituito a questo chilometraggio. Il costo stimato è di circa 800 euro per il pezzo, oltre al tempo di lavoro calcolato in circa 50 minuti.
  • Controlli periodici ogni 20.000 km: BMW ha incluso queste verifiche nel piano di manutenzione, con ispezioni regolari per garantire l’efficienza del sistema e prevenire eventuali danni.

Perché questa scelta?

L’incremento della potenza e della coppia, insieme a un uso sempre più frequente in condizioni estreme, ha spinto BMW a rivedere le aspettative sulla durata del cardano. La decisione di considerarlo una “componente soggetta a usura” rappresenta un adattamento alle nuove esigenze dei motociclisti, ma anche un riconoscimento dei limiti del design precedente.

Un costo aggiuntivo per i clienti

Il passaggio del cardano da elemento “eterno” a componente sostituibile potrebbe deludere i fedeli del marchio, abituati a una trasmissione finale sinonimo di durata. Tuttavia, BMW difende questa scelta come un passo necessario per garantire affidabilità e prestazioni, soprattutto in un contesto di utilizzo sempre più impegnativo.

Conclusioni: un compromesso accettabile?

BMW R1300GS Cardano

La decisione di BMW Motorrad di rivedere la gestione del cardano è un esempio di come l’evoluzione tecnologica possa portare a compromessi. Se da un lato ciò potrebbe aumentare i costi di manutenzione, dall’altro offre la possibilità di un controllo più accurato e di una maggiore sicurezza per chi utilizza la moto in condizioni estreme. Resta ora da vedere come i clienti reagiranno a questo cambiamento e se la durata prevista di 80.000 km riuscirà a soddisfare le aspettative.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze