Il freno anteriore è davvero il più importante?

Scritto da Daniele Bianchi

Frenare correttamente in moto è una delle competenze fondamentali per guidare in sicurezza. Ma quali sono le tecniche migliori per frenare? Si deve usare solo il freno anteriore, o è meglio una combinazione di freni? E l’ABS può davvero fare la differenza? In questo articolo, esploreremo i vari aspetti del frenare in moto, con consigli utili sia per i principianti che per i motociclisti esperti.

Frenare in modo efficace: cosa succede ai principianti

Molti motociclisti alle prime armi tendono a fare affidamento quasi esclusivamente sul freno posteriore. Questa abitudine deriva spesso dalla paura del trasferimento di peso sull’anteriore, che può dare una sensazione di instabilità. Durante una frenata intensa, la moto si abbassa sull’asse anteriore, una dinamica che può risultare intimidatoria per i neofiti. Tuttavia, affidarsi troppo al freno posteriore riduce drasticamente l’efficacia della frenata e può portare a situazioni pericolose.

Un consiglio pratico per i principianti: durante le prime lezioni o esercitazioni, concentrarsi sulla progressività, imparando a distribuire la forza tra i due freni e a sfruttare il freno motore per rallentare in modo naturale.

Frenare

La progressività e il ruolo del freno motore

Una buona frenata non è solo questione di forza, ma anche di tecnica e tempismo. Per iniziare, applicare una leggera pressione sui freni aiuta a rallentare gradualmente prima di aumentare l’intensità. È qui che entra in gioco il freno motore, particolarmente utile sulle moto di grossa cilindrata o dotate di bicilindrici. Scalando le marce in modo controllato, si può ridurre significativamente la velocità senza stressare eccessivamente i freni.

Per esempio, guidando a 90 km/h in sesta marcia e scalando progressivamente fino alla seconda, si ottiene un rallentamento considerevole grazie alla sola azione del motore. Questo approccio permette anche di stabilizzare meglio la moto durante la decelerazione.

La distribuzione del frenaggio: 70/30 o 70/15/15?

Il famoso “70/30” è una regola di base che suggerisce di attribuire il 70% della forza frenante al freno anteriore e il restante 30% al posteriore. Tuttavia, negli ultimi anni si è introdotto il concetto del “70/15/15”, dove il 15% è dedicato al freno motore. Questo metodo sottolinea l’importanza di utilizzare tutte le risorse disponibili per una frenata più stabile ed efficace.

Ad esempio, iniziando la frenata con il freno posteriore, si “assesta” la moto, riducendo il trasferimento di peso all’anteriore. Questo rende la frenata più uniforme e meno brusca, migliorando la sensazione di controllo.

Alcuni costruttori, come Honda e BMW, hanno sperimentato sistemi di frenata combinata per rendere la distribuzione automatica e facilitare l’operazione per i piloti. Oggi, l’ABS avanzato con sensori d’inclinazione e centraline elettroniche offre un controllo ancora maggiore, rendendo obsoleti i sistemi idraulici tradizionali.

Frenata progressiva e frenata degressiva: quando usarle

  • Frenata progressiva: consiste nell’aumentare gradualmente la pressione sul freno, per poi ridurla man mano che la moto rallenta. È una tecnica ideale per situazioni normali o strade con poca aderenza, come superfici bagnate o dissestate.
  • Frenata degressiva: si applica una forte pressione iniziale sul freno, diminuendola progressivamente durante la decelerazione. Questa tecnica è particolarmente utile in situazioni di emergenza o in guida sportiva, ad esempio in pista o su tratti di strada ben asfaltati e con curve impegnative.

L’ABS e la riduzione delle distanze di frenata

L’ABS non è progettato per ridurre direttamente la distanza di frenata, ma per garantire il controllo della moto anche durante frenate brusche. Limita il rischio di blocco delle ruote, evitando scivolamenti pericolosi, soprattutto sull’anteriore. Sulle moto moderne, i sistemi ABS avanzati sono integrati con altre tecnologie, come sensori d’inclinazione, che analizzano il comportamento della moto per ottimizzare l’intervento del sistema.

Freno anteriore o posteriore: quale scegliere?

In generale, il freno anteriore è il più efficace per ridurre rapidamente la velocità, poiché la maggior parte del carico si trasferisce sull’asse anteriore durante la frenata. Tuttavia, ignorare il freno posteriore significa perdere un elemento essenziale per la stabilità. Ad esempio, utilizzando il freno posteriore prima di entrare in curva, si può migliorare il bilanciamento della moto e facilitare l’ingresso in traiettoria.

KTM 890

Adattare il frenaggio alla tipologia di moto

  • Trail: su queste moto, il freno posteriore e il freno motore giocano un ruolo cruciale a causa dei trasferimenti di peso più pronunciati e dei pneumatici meno performanti su asfalto.
  • Custom: per moto pesanti con lunghi interassi, il freno posteriore è indispensabile per garantire una decelerazione efficace. Qui la distribuzione della frenata può avvicinarsi al 50/50.
custom

Conclusioni

Frenare in moto non è solo una questione tecnica, ma un’arte che richiede pratica e consapevolezza. Usare congiuntamente freno anteriore, posteriore e motore permette di ottenere il massimo controllo in ogni situazione. Indipendentemente dal livello di esperienza, conoscere e padroneggiare le diverse tecniche di frenata è essenziale per la sicurezza e il piacere di guida.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze