I nuovi bicilindrici a V del Bologna potrebbero essere proprio gli sportivi da strada che stavamo aspettando, nonostante quello che pensano i critici
Con i suoi nuovissimi modelli Panigale V2 e Streetfighter V2 2025, appena svelati nei cavernosi padiglioni della Fiera di Milano all’EICMA, Ducati sembra “giocare” con noi ancora una volta. “Giocare” con i nostri preconcetti su come dovrebbero essere le tradizionali sportive Ducati bicilindriche a V, ovvero…
Dopotutto, essendo entrambi basati su un motore completamente nuovo che, pur essendo ancora un tradizionale bicilindrico a V Ducati, fa a meno di altre convenzioni come le valvole desmodromiche e la grande potenza (con soli 118 CV è ben 35 CV in meno rispetto al Superquadro uscente), mentre allo stesso tempo abbandonando anche altre ‘firme’ bolognesi come il forcellone monobraccio introdotto sull’iconica 916 del 1994, si potrebbe essere perdonati se si pensa ‘La Ducati ha perso la testa?’
Ebbene, personalmente, dopo essermi rimpinzato di quante più informazioni possibili sulle nuove moto, rivisitato altre tendenze recenti non solo in Ducati ma nel motociclismo in generale, ho appreso che la nuova Panigale V2 sostituisce, non solo quella vecchia ma anche quella più “stradale”. SuperSport 950 (sotto), e ho passato un po’ di tempo a digerire il tutto, devo dire: penso di no – in effetti, avrebbero potuto effettivamente fare un colpo da maestro nel fornire quelli che potrebbero essere gli street sportster più emozionanti del 2025.
Ecco perché: in primo luogo, la Ducati ha molti “precedenti” quando si tratta di ribaltare i preconcetti. Ricordate la rivoluzionaria Panigale 1199 del 2012 che ha abbandonato il tradizionale telaio a traliccio per una monoscocca in lega e ha introdotto il Superquaddro a corsa super corta e overquare?
O che ne dici della sua Panigale V4S del 2018, che ha abbandonato la sua firma di “superbike bicilindrica a V”? O la prima Multistrada V4 del 2021, la cui versione Granturismo del motore a quattro cilindri abbinava il “sacro” Desmos di Ducati per le molle delle valvole? O anche la nuovissima 937 Monster dello stesso anno che riscrisse completamente il modello del bicilindrico a V raffreddato ad aria con telaio a traliccio per uno con raffreddamento a liquido e telaio a trave?
Tutte si sono rivelate grandi successi per il marchio bolognese, tanto che la Multistrada è ora la moto più venduta della Ducati. Quindi forse gli esperti lì sanno quello che fanno, dopo tutto.
In secondo luogo, anche l’approccio deliberatamente modificato di Ducati, con la nuova Panigale e lo Streetfighter V2, per offrire ciò che afferma essere “più divertente sulla strada e nell’uso quotidiano”, non è senza precedenti.
Nel caso non l’avessi notato, siamo nel bel mezzo di un’epoca in cui un nuovo atteggiamento nei confronti degli “sportivi da strada” ha iniziato a dare i suoi frutti. Dopo anni di piccole e vivaci supersportive 600 e di costose superbike da 200 CV e oltre, che in gran parte sembrano irrilevanti sulla strada, stanno iniziando ad apparire nuove moto sportive da strada, più convenienti e più utilizzabili.
Prima c’erano modelli del calibro della bicilindrica RS660 di Aprilia del 2021 e della R7 derivata dalla MT-07 del 2022 di Yamaha, entrambe con meno di 100 CV e prezzi di £ 10.000 o meno. L’anno scorso sono arrivate la Daytona 660 di Triumph e la GSX-8R di Suzuki. Mentre il prossimo promette già la nuova e deliziosa R9 derivata dalla MT-09 di Yamaha (sotto), con un peso di 195 kg, senza dubbio una maneggevolezza meravigliosa ma confortevole nel mondo reale, un bell’aspetto e un prezzo altrettanto “reale” di sole £ 12.250.
La menzione della R9 è particolarmente appropriata qui, soprattutto nel contesto di coloro che potrebbero lamentarsi della perdita di potenza della nuova Ducati. Sì, le nuove Panigale e Streetfighter V2 producono “solo” 120 CV (o 125 CV nella forma S con tubi da corsa). Ma si tratta comunque di un valore superiore a quello della R9 mentre, essendo un bicilindrico a V, sarà probabilmente altrettanto carismatico quanto il tre cilindri Yamaha e quasi sicuramente sarà ancora più flessibile e, ehm, anche “grugnoso”. Più “rilevante per la strada”, in altre parole. Non c’è da stupirsi che non ci sia più bisogno della SuperSport 950…
Ma soprattutto, abbandonando il Desmos (fatto sulla sua Gransturismo V4, ha affermato Ducati, per renderlo più leggero, più compatto e più economico da costruire), il nuovo bicilindrico a V è anche significativamente più leggero del vecchio (entrambi i nuovi modelli stanno diventando avanti per 20 chili in meno rispetto ai loro predecessori) E, come quasi senza precedenti, anche oltre £ 2000 in meno rispetto alle incarnazioni precedenti.
Il risultato, nel caso della nuova Panigale V2, non solo dovrebbe essere più divertente, più facile da guidare e più economico, ma, rispetto alla Yamaha R9, avrà più potenza e meno peso, ma ora costa meno di 3.000 sterline in più.
All’improvviso la R9 non è più sola e non brilla più così intensamente. Pensi ancora che Ducati abbia sbagliato?