L’obiettivo è cercare di impedire al governo cinese di utilizzare i dati dei veicoli connessi venduti negli Stati Uniti
Il governo americano, notoriamente paranoico, sta cercando di limitare la crescita dei marchi cinesi nel paese, in particolare quelli che producono auto connesse, ATV e biciclette, e ha CFMoto, tra gli altri, nel suo mirino.
Ne dà notizia il sito americano RideApart, che cita una proposta del Bureau of Industry and Security (BIS) dal titolo “Securing the Information and Communications Technology and Services Supply Chain: Connected Vehicles”.
In poche parole, la BIS vede un veicolo connesso, sia esso un’auto, un quad, una motocicletta o un ATV, come qualcosa che conserva dati sull’individuo che lo possiede o lo guida. Questo è un problema per il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, che definisce specificamente veicoli come questi “rischi inaccettabili per la sicurezza nazionale e (per) i cittadini statunitensi”.
E potrebbero non essere solo i veicoli e la tecnologia sviluppati in Cina che gli Stati Uniti stanno cercando di limitare, con la sintesi sul sito web del Federal Register che rileva che “la tecnologia e i servizi di comunicazione (ICTS) progettati, sviluppati, fabbricati o forniti da persone posseduto, controllato o soggetto alla giurisdizione o alla direzione di alcuni avversari stranieri”. Ora, gli Stati Uniti hanno un elenco di questi cosiddetti “avversari stranieri” piuttosto ampio, ma potrebbe includere anche Corea del Nord, Russia, Cuba, Iran e Venezuela. Certo, non tutte queste sono superpotenze nel gioco dei veicoli connessi al settore automobilistico, il che rende la mossa particolarmente dolorosa per la Cina, dato il considerevole potere d’acquisto degli Stati Uniti.
Ma anche se questo sembra un divieto di CFMoto nel continente nordamericano, probabilmente non si concluderà con qualcosa di altrettanto drastico. Invece ciò che potrebbe succedere è che CFMoto semplicemente adatti la sua gamma e continui a vendere veicoli connessi (attualmente produce ATV, quad e motociclette) dove è consentito, adattando quei modelli specificamente per la vendita nel mercato statunitense. È il tipo di mossa che sarebbe difficile da realizzare in altre regioni, ma data la dimensione del mercato statunitense delle biciclette, potrebbe valerne la pena. L’America è anche uno dei mercati più grandi al mondo per veicoli fuoristrada, biciclette, ATV e quad. Considerato quanto sia redditizio per i produttori poter giocare su un campo così grande, restare nel mercato statunitense degli sport motoristici significa che il lavoro e i costi extra varrebbero molto la pena.