Alcune delle iniziative su cui stavano lavorando i dirigenti della Harley-Davidson sono state definite “woke” dai commentatori dei social media
Harley-Davidson ha fatto marcia indietro su una serie di iniziative aziendali che alcuni commentatori sui social media hanno definito “risvegliate”.
In particolare, Harley non perseguirà più politiche di diversità, equità e inclusione (DEI), incentrate sui temi della rappresentanza e della partecipazione di diversi gruppi di individui, indipendentemente da età, razza, genere, etnia, disabilità e orientamento sessuale.
Il marchio con sede a Milwaukee ha rilasciato una dichiarazione su “X” (formalmente Twitter) spiegando il suo pensiero in merito. Si legge:
“Da oltre 120 anni, Harley-Davidson porta la gioia del motociclismo ai motociclisti di tutto il mondo, indipendentemente da chi siano, da dove provengano o in cosa credano. Abbiamo un principio guida: United We Ride. Definisce il modo in cui gestiamo la nostra attività, trattiamo le nostre persone e sottolinea il nostro impegno ad accogliere tutti.
“Siamo rattristati dalla negatività sui social media delle ultime settimane, progettata per dividere la comunità Harley-Davidson. Come azienda, prendiamo molto seriamente questo problema ed è nostra responsabilità rispondere con chiarezza, azione e fatti”.
La dichiarazione prosegue elencando diverse misure che verranno adottate, tra cui il proseguimento delle politiche non-DEI (che Harley afferma di non aver perseguito dall’aprile 2024), un impegno continuo nei confronti dei Business Employee Resource Groups (BERG), una revisione delle sponsorizzazioni e delle affiliazioni e una formazione dei dipendenti direttamente correlata alle esigenze dell’azienda.
La dichiarazione di Harley-Davidson arriva in mezzo alla pressione dei commentatori dei social media, tra cui l’attivista anti-DEI Robby Starbuck. Starbuck è citato mentre accusa il più famoso produttore di moto d’America di adottare “l’agenda woke dell’estrema sinistra”. Nel giugno del 2023, un’agenzia fotografica ha minacciato di intentare azioni legali contro Starbuck dopo che aveva utilizzato una foto protetta da copyright di Megan Fox e della sua famiglia scattata da un paparazzo, accusando l’attrice di “abuso sui minori” per aver “costretto” i suoi figli a “indossare abiti da bambina”.