Le 7 abitudini che distruggono la tua auto senza che te ne accorgi: ecco cosa evitare subito secondo gli esperti

Scritto da Daniele Bianchi

Sei convinto che il peggior nemico della tua auto sia il tempo che passa, o magari i troppi chilometri? Ti capisco, lo pensavo anch’io! Ma preparati a rivedere le tue certezze: spesso sono proprio le nostre abitudini quotidiane – quelle che sembrano innocue e passano del tutto inosservate – a costare caro e amaro dal meccanico. Ecco le 7 abitudini che, secondo gli esperti, dovresti abbandonare oggi stesso per evitare che la tua auto si ribelli… e il conto in officina salga alle stelle!

Sette comportamenti quotidiani che rovinano l’auto (senza che te ne accorga)

  • Partire a tavoletta quando scatta il verde o frenare all’ultimo secondo
  • Tenere una velocità di crociera troppo alta sull’autostrada
  • Ignorare l’importanza dei controlli regolari di olio e liquido di raffreddamento
  • Lasciare il motore acceso al minimo più del necessario
  • Sovraccaricare l’auto, specialmente durante viaggi o traslochi
  • Sottovalutare le spie di avvertimento sul cruscotto
  • Guidare con la pressione degli pneumatici sbagliata

Basta partenze “sprint” e frenate brutali!

Diciamoci la verità: resistere alla tentazione di schiacciare sull’acceleratore appena il semaforo diventa verde è difficile… Ma questa abitudine, così come arrivare a razzo e inchiodare all’ultimo momento, è una vera mazzata per frizione, freni e pneumatici. Le sollecitazioni improvvise causano un’usura eccessiva e – udite udite – anche la trasmissione e il motore subiscono a lungo andare. Secondo gli studi, chi guida in modo aggressivo consuma le parti vitali dell’auto fino al 30% più velocemente. Non male, vero?

Attenzione a velocità elevate e controlli trascurati

Spingere solo qualche chilometro in più dell’omologazione sembra innocuo. Ma andare a 140 km/h o oltre fissa in autostrada significa far girare il motore molto più velocemente del necessario: ciò causa temperature elevate, surriscaldamento di cuscinetti e guarnizioni, e un invecchiamento lampo dell’olio. Un mix esplosivo per il portafoglio!

E non essere tra quelli che aspettano che si accenda una spia per dare un’occhiata all’olio o al liquido refrigerante. Per allora il danno è spesso già fatto: il livello basso d’olio può portare a contatti metallo su metallo davvero costosi, fino al grippaggio del motore. Meglio un controllo periodico che una tragedia epica in autostrada.

Il male del minimo, dei sovraccarichi e delle spie sottovalutate

Fai una telefonata lasciando la macchina accesa o decidi che “cinque minuti” di riscaldamento sono innocui? Peccato, perché il minimo inutile provoca usura superflua: il motore gira senza che l’olio e il refrigerante circolino bene, favorendo la formazione di depositi di carbonio.

E quante volte, tra vacanze e traslochi, la tua auto assomiglia più a un mulo da soma che a una city car? Ogni chilo di troppo sopra il limite crea stress su sospensioni, freni e gomme. Anche la tua macchina ha i suoi limiti – e non ti chiede la palestra, solo un po’ di rispetto.

Mai ignorare il temuto “check engine” arancione: se pensi “ma va, tanto funziona!”, sappi che quella spia è lì per avvisarti di possibili problemi come sensori guasti, perdite o anomalie al sistema carburante. Intervenire subito spesso significa risolvere piccoli problemi con poco; aspettare rende tutto più costoso.

Pneumatici: la pressione giusta cambia tutto!

Una pressione troppo alta riduce l’aderenza e fa consumare le gomme al centro. Ma il rischio peggiore è la formazione di calore e persino scoppio! Controlla gli pneumatici almeno una volta al mese e sempre prima di lunghi viaggi: rispetta il valore consigliato dal costruttore (lo trovi vicino alla portiera o al tappo del serbatoio), così prolunghi la loro vita, guidi più sicuro e risparmi anche carburante.

Alla fine, che tu abbia una BMW fiammante o una piccola utilitaria non fa differenza: con un pizzico di simpatia meccanica (e qualche buon proposito), la tua auto ti ringrazierà con anni di fedeltà. Piccole correzioni quotidiane fanno la differenza tra tanti chilometri sereni e l’incubo di officine impreviste: evita queste 7 abitudini distruttive e goditi la strada. La tua auto – fidati – non dimentica chi la tratta bene!

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze