Se guidi nei dintorni di Rotterdam, potresti imbatterti in un cartello nuovo di zecca: e-TOL. La prima volta che l’ho visto, mi sono chiesto se stessi per entrare in un’area riservata o in un esperimento tecnologico. In realtà è più semplice di così: si passa senza sbarre e si paga dopo, online. Ma per evitare noie (e costi extra) conviene sapere come funziona.
Cosa vedrai a breve — e perché
Sulla A24 (la Blankenburgverbinding) i cartelli sono stati pensati per accompagnarti passo passo. Prima ti viene proposta la scelta di percorso—con pedaggio o alternativa—poi compaiono le tariffe per tipo di veicolo, quindi il pannello che annuncia il portale di pedaggio con telecamere e, infine, l’istruzione pratica: pagare entro 72 ore su e-tol.nl. Sono indicazioni multilingue e molto dirette: l’idea è che tu possa continuare a fluire senza fermarti, come in una normale corsia autostradale.
Un sistema moderno
Qui non troverai sbarre o biglietti: la targa registrata al passaggio è il tuo “tagliando” digitale. Il pagamento può essere effettuato prima della corsa, in automatico con un account, oppure dopo—entro 72 ore—con un pagamento online. Le auto, i furgoni e le moto pagano un importo contenuto; sopra i 3.500 kg le tariffe salgono, in linea con la prassi dei sistemi di pedaggio europei. Regola d’oro: puoi saldare fino a sette giorni prima e 72 ore dopo il viaggio, così chi programma spesso le tratte può togliersi il pensiero in anticipo.
Come evitare brutte sorprese
All’inizio, molti automobilisti hanno dimenticato di pagare in tempo—capita, specie se non hai ancora la routine. Oggi arriva prima un sollecito per posta; da dicembre 2025 scatteranno anche costi amministrativi e, se ignori pure quelli, può arrivare una sanzione oltre al pedaggio. Il trucco è semplice e “da vita reale”: appena parcheggiato, apri il telefono e salda, proprio come faresti con un parcheggio cittadino. Se passi spesso dalla A24, attiva l’addebito automatico e trasformi il pedaggio in un “non-problema” quotidiano.
Diventerà la nuova normalità?
La A24 è il primo banco di prova, non l’ultimo. Altre opere nuove potranno prevedere un pedaggio temporaneo per contribuire ai costi di realizzazione; il progetto ViA15 è già nel calendario delle infrastrutture. Tradotto: questi cartelli diventeranno sempre più familiari e la routine “passa e paga dopo” potrebbe diventare parte del nostro vocabolario stradale. Pensala così: meno attese, zero scontrini, qualche click e via.
