Comprare un’auto capace di percorrere oltre 300.000 chilometri senza lamentele è un po’ come trovare il Santo Graal dell’automobilista. Non serve la fortuna, ma un pizzico di metodo e la scelta giusta. Secondo i dati raccolti dal mercato dell’usato europeo — e in particolare da quello olandese, considerato uno dei più trasparenti — emerge un pattern preciso: alcuni marchi e modelli riescono a raggiungere chilometraggi impressionanti, soprattutto se guidati con cura e mantenuti con costanza.
Ecco il trio di auto “indistruttibili” del 2025, i motivi del loro successo e qualche consiglio per chi sogna di arrivare lontano… davvero lontano.
Il trio vincente
Scorrendo gli elenchi delle vetture con più di 300.000 km alle spalle, tre marchi dominano la scena: Volvo, Mercedes-Benz e Volkswagen. Le protagoniste? La Volvo V70, le Mercedes Classe C ed E, e le Volkswagen Golf e Passat, spesso in versioni diesel.
Non è un caso. Questi modelli sono nati per macinare chilometri. Le station wagon e le berline di fascia media, con motori affidabili e assetto da autostrada, sono state a lungo le regine del parco auto europeo. Ed è proprio su percorsi autostradali — dove i giri motore restano costanti e l’usura è più contenuta — che questi veicoli mostrano la loro longevità meccanica.
Perché proprio loro durano così tanto
La ricetta non è segreta, ma vincente: manutenzione regolare, motori robusti e utilizzo costante su lunghi tragitti. Le unità a gasolio di scuola tedesca e i cinque cilindri svedesi sono costruiti per privilegiare la coppia e la resistenza termica, più che le prestazioni pure.
Anche i marchi asiatici, in particolare Toyota, Honda e Mazda, vantano un’affidabilità eccezionale. Tuttavia, compaiono meno nelle classifiche dei “300.000 km club” semplicemente perché sono meno diffuse nei parchi auto aziendali e tra i veicoli ad alto chilometraggio. In Giappone e in Europa, le statistiche di organizzazioni come l’ADAC confermano che i modelli nipponici restano tra i più affidabili in assoluto, anche se spesso con percorrenze più “cittadine”.
E poi ci sono gli irriducibili: chi con la giusta cura ha superato i 500.000 km con la propria auto. Dai registri delle revisioni e dai forum di appassionati emergono storie di taxi Mercedes, vecchie Volvo familiari e Golf diesel che hanno sfidato il tempo. In tutti i casi, il segreto è uno solo: olio cambiato con regolarità, guida fluida e sostituzione preventiva dei componenti chiave.
Come acquistare un’auto da 300.000 km (senza stress)
Se il tuo obiettivo è viaggiare lontano, la scelta parte dal controllo. Un’auto con manutenzione documentata vale più di una con pochi chilometri ma una storia incerta. Ecco i punti chiave per riconoscere un vero “chilometrista affidabile”:
- Preferisci veicoli da flotta aziendale o da lunga percorrenza, spesso tenuti in modo impeccabile.
- Chiedi sempre la documentazione degli interventi più importanti: cinghia di distribuzione, pompa dell’acqua, sospensioni e olio del cambio automatico.
- Controlla la cronologia dei chilometri e le revisioni ufficiali (in Italia lo si può fare sul portale dell’ACI o del Ministero dei Trasporti).
- Prima di innamorarti, verifica i costi futuri: alcune auto longeve sono convenienti da comprare, ma costose da mantenere se trascurate.
Un dato interessante: nel 2024, secondo l’Associazione Europea dei Rivenditori di Auto Usate, oltre due milioni di vetture hanno cambiato proprietario, e Volkswagen è stato ancora il marchio più ricercato. Un segnale che la disponibilità di modelli ben tenuti è ampia — e che con un po’ di pazienza si può trovare un affare che dura nel tempo.
Viaggiare lontano, con intelligenza
Vuoi superare i 300.000 km senza drammi? Punta su modelli con una reputazione consolidata e, soprattutto, su un libretto dei tagliandi impeccabile. Ricorda: la manutenzione vale più del marchio o dell’anno di immatricolazione.
Volvo, Mercedes e Volkswagen restano i riferimenti se cerchi affidabilità a lungo termine, ma il vero segreto è lo stile di guida. Evita accelerazioni brusche, rispetta gli intervalli d’olio e affronta la manutenzione come un investimento, non come una spesa.
Con queste premesse, i 300.000 km non sono più un traguardo lontano, ma una tappa intermedia di una lunga storia su quattro ruote — fatta di viaggi, autostrade e soddisfazioni che vanno ben oltre il contachilometri.
