Quante volte hai visto scritto “fino a 500 km di autonomia” e hai pensato di poter fare un weekend al mare senza mai ricaricare? Poi però, tra freddo, autostrada e climatizzatore acceso, quei chilometri sembrano svanire come neve al sole. È il grande equivoco dell’autonomia elettrica: le cifre ufficiali raccontano solo metà della storia.
1. Cosa dice davvero il test
Secondo le più recenti rilevazioni dell’Australian Automobile Association (AAA), i dati di autonomia dichiarati dai costruttori e quelli reali possono differire anche del 23%. In altre parole, un’auto che promette 500 km potrebbe fermarsi ben prima dei 400.
Ecco alcune differenze riscontrate nei test:
- BYD Atto 3: 480 km dichiarati → circa 369 km reali (−23%)
- Tesla Model 3: 600 km dichiarati → circa 516 km reali (−14%)
- Tesla Model Y / Kia EV6: scostamento medio di circa −8%
- Smart #3: si difende bene, con solo −5% di differenza
Si tratta di numeri emersi da prove su strada, condotte con vari profili di guida, temperature diverse e percorsi misti. In breve: scenari realistici, non quelli ideali dei test di laboratorio.
2. Perché c’è tutta questa differenza
Il ciclo WLTP, usato in Europa per omologare le auto, è una prova in condizioni controllate: temperatura costante, guida regolare e carico minimo. Ma nella vita reale, nessuno guida in un laboratorio.
A incidere sull’autonomia ci sono fattori come:
- la velocità autostradale, che moltiplica la resistenza aerodinamica;
- il freddo, che riduce l’efficienza della batteria e costringe a usare più riscaldamento;
- l’uso di climatizzatore, fari e sistemi multimediali;
- il peso del carico e lo stile di guida.
Alcuni costruttori gestiscono meglio il calore e la distribuzione dell’energia con software più raffinati, altri meno. Ecco perché due auto con la stessa batteria possono comportarsi in modo molto diverso su strada.
3. È un problema o una realtà prevedibile?
In realtà non è un dramma. L’importante è sapere che il valore WLTP è un riferimento, non una promessa incisa nella pietra.
Nell’uso quotidiano – tragitti casa-lavoro o spostamenti in città – la differenza tra autonomia reale e dichiarata è minima. Ma quando si affrontano lunghi viaggi o climi rigidi, la storia cambia: sottovalutare la perdita d’autonomia può causare range anxiety, cioè l’ansia di restare senza energia prima di trovare una colonnina.
Chi pianifica bene i rifornimenti, invece, scopre che anche un’auto da 400 km può essere perfettamente gestibile.
4. Come aumentare davvero l’autonomia
Non servono miracoli, solo qualche accorgimento intelligente:
- Viaggiare a 100 km/h invece che a 130 può far risparmiare oltre il 10% di energia.
- Pre-riscaldare la batteria (mentre è ancora collegata alla presa) aiuta a mantenerla efficiente.
- Controllare la pressione degli pneumatici riduce la resistenza al rotolamento.
- Usare la modalità Eco e la guida “a un pedale” massimizza la rigenerazione.
- In inverno, tenere conto di un margine di sicurezza: tra riscaldamento e aria fredda, la perdita può arrivare al 20%.
- Evitare di scaricare la batteria fino allo 0%: pianificare le soste di ricarica con un minimo di margine riduce lo stress e allunga la vita dell’accumulatore.
Sono consigli semplici, ma possono fare la differenza tra un viaggio rilassato e uno pieno di soste impreviste.
5. Cosa cambia per chi vuole acquistare un’elettrica
Chi valuta l’acquisto o il leasing di un’auto elettrica dovrebbe guardare oltre le brochure patinate. Più che i “chilometri WLTP”, contano le prove indipendenti e il consumo medio in kWh/100 km, dati spesso più realistici.
Inoltre, è fondamentale verificare la rete di ricarica lungo i propri percorsi abituali. In certe zone, la disponibilità di colonnine può essere più importante dei 50 km in più o in meno di autonomia.
Pianificare in modo realistico significa meno attese, meno ansia e, paradossalmente, più libertà.
6. Conclusione
La misurazione dell’AAA lo conferma: tra il 5 e il 23% di differenza tra autonomia reale e dichiarata è la norma, non l’eccezione. Il ciclo WLTP resta utile per confrontare modelli, ma non racconta tutta la verità su quanto si può davvero percorrere con una carica.
La trasparenza dei dati pratici è ciò che aiuterà gli automobilisti a scegliere con consapevolezza e a vivere l’elettrico con serenità, evitando inutili preoccupazioni lungo la strada.
