QJ Motor sta arrivando nel settore degli scooter sportivi con un Itarjet ridotto

Scritto da Daniele Bianchi

QJ Motor sembra spostarsi nel segmento Maxi Scooter grazie a una bici che sembra un Itarjet rinnovato.

QJ Motor ha preso in giro una nuova bici che potrebbe vederlo arrivare nel segmento scooter ad alte prestazioni. La nuova bici, di cui ci sono solo una manciata di immagini, sembra stranamente simile al Dragster 700 Itarjet, e anche le sue specifiche sembrano essere giuste.

Per coloro che non lo sanno, Itajet ha fatto grandi onde all’Eicma un paio di anni fa, con l’annuncio di un nuovo super-scooter che vanta un motore da 700 cc, ingranaggi manuali, 70 CV e hardware del telaio di alto livello di Ohlin e Brembo. Con il suo stile iper-aggressivo e il foglio specifico accattivante, la nuova bici ha giustamente colpito i titoli di tutto il mondo. Sotto la carrozzeria sportiva e le bandiere italiane dell’Itarjet, tuttavia, risiede un sacco di hardware sviluppati e costruiti da QJ.

Dragster 559 Twin

Il foglio delle specifiche (e il design!) Della bici è tutto molto simile a quello dell’Itarjet, con la bici da QJ che arriva con un 75 CV, un peso di 205 kg, una velocità massima di circa 120 miglia all’ora e una frizione a mano e un cambio manuale. In effetti, lo stile della macchina sembra essere una copia quasi carbone dell’Itarjet, con lo stile angolare e il motore a vista e il telaio traliccio che catturano immediatamente la tua attenzione.

E non sembra solo un motore robusto e un look sportivo, poiché QJ ha mostrato una bici che indossa pinze di brembo e sospensioni dai marzocchi. Se l’hardware dovesse rimanere lo stesso quando viene lanciato, potrebbe rivelarsi una bici che è, per la maggior parte, identica all’Itarjet, solo a un prezzo inferiore.

Cioè, però, se arriva nel Regno Unito o in Europa. Poiché Itarjet ha già una base nel mercato europeo, c’è probabilmente una sorta di contratto con QJ per proteggere quell’area geografica.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.