Riscoperta scioccante : questa invenzione di Edison potrebbe rivoluzionare l’idrogeno

Scritto da Daniele Bianchi

Una tecnologia dimenticata, ma dalle potenzialità straordinarie, potrebbe rivoluzionare la produzione di idrogeno verde. Si tratta di un’invenzione di Thomas Edison, un nome che ha segnato la storia della tecnologia, ma che ora ritorna sotto una nuova veste, pronta a cambiare radicalmente il nostro approccio all’energia sostenibile.

La Rinascita di una Tecnologia Dimenticata

Oltre un secolo fa, Thomas Edison brevettò una batteria a nickel-ferro destinata inizialmente ad alimentare veicoli elettrici. Sebbene l’invenzione sia stata poi oscurata dal predominio dei motori a combustione interna, la sua rivisitazione moderna sta trovando nuova vita grazie agli sforzi dei ricercatori dell’Università di Delft. Questi studiosi hanno adattato il design di Edison per creare un dispositivo innovativo: il Battolyser, che potrebbe essere una pietra miliare nella produzione di idrogeno verde.

Il Funzionamento del Battolyser

Il Battolyser è una combinazione di batteria ed elettrolizzatore, che utilizza elettrodi a nickel-ferro, esattamente come quelli progettati da Edison. In questo sistema, l’energia viene accumulata e immagazzinata per poi essere utilizzata nella produzione di idrogeno. La bellezza di questa tecnologia sta nel fatto che può essere alimentata da energie rinnovabili, come solare ed eolico, e produrre idrogeno senza emissioni quando completamente carica.

Un’Efficienza Straordinaria

Il Battolyser è particolarmente promettente grazie alla sua efficienza dell’85%, un valore superiore rispetto ad altre tecnologie simili. Ciò che lo rende ancora più interessante è il fatto che la produzione di idrogeno avviene sotto pressione, abbattendo i costi e migliorando ulteriormente le performance. L’uso di materiali abbondanti e a basso costo fa sì che questa tecnologia possa essere adottata su larga scala, contribuendo così alla riduzione dei costi nella produzione di idrogeno.

I Molteplici Vantaggi del Sistema

Non si tratta solo di un sistema efficace, ma anche economico. I componenti del Battolyser sono progettati per durare dai 20 ai 30 anni, aumentando la sua convenienza nel lungo periodo. Inoltre, il sistema non si limita alla sola produzione di idrogeno: può anche funzionare come hub di stoccaggio di energia rinnovabile, con la possibilità di rivendere l’energia al network elettrico durante i picchi di domanda, ottimizzando così la gestione dell’energia.

L’Impatto Potenziale sul Mix Energetico Europeo

Nel 2022, l’idrogeno rappresentava meno del 2% del mix energetico europeo. Con l’introduzione del Battolyser, però, questa quota potrebbe crescere rapidamente, con un impatto significativo sulla produzione di idrogeno verde. Questo è particolarmente importante, dato che oggi circa il 96% dell’idrogeno utilizzato proviene dal gas naturale, una fonte ad alta emissione di carbonio. Il Battolyser offre una soluzione concreta per ridurre la dipendenza da fonti fossili, contribuendo a un futuro più sostenibile.

Deploiement e Prospettive Future

Battolyser Systems prevede di dimostrare la fattibilità commerciale della sua tecnologia con un modulo da 2,5 MW entro il prossimo anno, seguito da un sistema da 5 MW nel secondo trimestre del 2025. Entro la fine del 2026, l’azienda prevede di realizzare installazioni su larga scala, con una potenza complessiva fino a 500 MW, segnando un passo decisivo nell’adozione dell’idrogeno verde in Europa.

Questa invenzione di Thomas Edison, riadattata per i tempi moderni, potrebbe essere uno dei pilastri per un futuro energetico più pulito e sostenibile, dove l’idrogeno verde gioca un ruolo cruciale.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze