Un mito tra i motociclisti… Il freno posteriore non serve solo a frenare!

Scritto da Daniele Bianchi

Quando si parla di frenata in moto, il pensiero corre subito al freno anteriore. Eppure, il freno posteriore svolge un ruolo fondamentale che va ben oltre il semplice rallentamento. Spesso sottovalutato, può diventare il migliore alleato per migliorare la guida e aumentare la sicurezza su strada.

Il freno posteriore aiuta a far girare la moto

Indipendentemente dal tipo di moto—che sia un roadster, una sportiva, una touring o un custom—il freno posteriore è essenziale per facilitare l’ingresso in curva. Rallentando la ruota posteriore in modo indipendente da quella anteriore, la moto tende naturalmente ad inclinarsi e ad “appoggiarsi” sull’angolo desiderato. Questo effetto è legato alla forza giroscopica inversa: più una ruota gira velocemente, più resiste ai cambiamenti di direzione. Riducendo la velocità della ruota posteriore, si facilita quindi l’inclinazione della moto.

I motociclisti più esperti sanno bene quanto sia cruciale un buon uso del freno posteriore. Non solo migliora l’efficacia in curva, ma rappresenta anche un’importante misura di sicurezza. Quante volte mi è capitato di entrare in una curva un po’ troppo veloce? Una leggera pressione sul freno posteriore e la traiettoria si stringe, permettendomi di uscire dalla situazione senza problemi, sia che il tornante sia a destra o a sinistra.

Custom, enduro o sportiva: l’importanza del freno posteriore varia

È interessante notare come il ruolo del freno posteriore cambi a seconda del tipo di moto. Nei trail e nei custom, ad esempio, assume un’importanza ancora maggiore rispetto ai roadster o alle moto da turismo.

Nei trail, il freno posteriore aiuta a controllare i movimenti esagerati della sospensione, dovuti alle grandi escursioni tipiche di queste moto. Ricordo una volta in off-road, su un sentiero pieno di buche: senza un sapiente uso del freno posteriore, mantenere la stabilità sarebbe stato quasi impossibile.

Nei custom, invece, il freno posteriore è fondamentale per facilitare le curve. Queste moto, infatti, soffrono per il peso elevato e l’interasse lungo. Inoltre, il baricentro basso riduce l’efficacia del freno anteriore, rendendo quello posteriore indispensabile per una frenata efficace. Se con una sportiva si può passare da 100 a 0 km/h usando solo il freno anteriore in uno spazio relativamente breve, con un custom l’uso combinato di entrambi i freni diventa essenziale per ridurre al minimo la distanza di arresto.

Aiuta a gestire l’accelerazione

Su moto potenti, soprattutto nelle mani di piloti esperti, il freno posteriore diventa uno strumento prezioso per modulare l’accelerazione. Rende la risposta del motore meno brusca, più lineare, prevenendo perdite di aderenza e impennate indesiderate. Inoltre, stabilizza la moto in uscita di curva, rendendola meno nervosa e più controllabile.

In passato, quando le moto da corsa erano prive di assistenze elettroniche, i piloti utilizzavano il freno posteriore per gestire la potenza in eccesso. Oggi, con l’avvento dei controlli di trazione e delle altre tecnologie, questa pratica è meno diffusa, ma resta comunque una tecnica utile. Pensiamo a campioni come Casey Stoner in MotoGP, che sfruttavano il freno posteriore per tenere la moto incollata all’asfalto.

È importante notare che, in pista, anche i piloti professionisti evitano di usare il freno posteriore in curva per far girare la moto. Aggiungere decelerazione sulla ruota posteriore durante una forte scalata di marcia può causare scivolate indesiderate. Solo i piloti più esperti riescono a sfruttare questa tecnica senza compromettere le prestazioni. Spesso, per una gestione più precisa, la pedalina del freno posteriore viene sostituita da un comando al manubrio azionato con il pollice.

Protegge il comfort del passeggero

Un altro aspetto spesso trascurato è il comfort del passeggero. Utilizzando il freno posteriore, si riduce l’effetto “colpo di frusta” durante le frenate, evitando il classico scontro dei caschi. A differenza del freno anteriore, che trasferisce il peso in avanti, il freno posteriore mantiene la moto più equilibrata, riducendo le sollecitazioni sul collo del nostro compagno di viaggio. Un piccolo accorgimento che può fare la differenza durante un lungo viaggio.

Gestisce le impennate… per pochi eletti

Nel mondo del stunt riding, il freno posteriore è fondamentale per controllare le impennate. Premendo sulla pedalina con la giusta intensità, si può regolare l’altezza della ruota anteriore, evitando di ribaltarsi all’indietro. Ho visto stuntman incredibili eseguire manovre al limite, superando il punto di equilibrio e mantenendo il controllo grazie a un sapiente uso del freno posteriore. È una tecnica avanzata, riservata a pochi, ma dimostra quanto sia versatile questo componente.

Daniele Bianchi
Daniele Bianchi
Daniele Bianchi, nato a Milano nel 1980, è una figura di spicco nel giornalismo automobilistico italiano. Fin dalla giovane età ha nutrito una passione per le moto e le automobili, che lo ha portato a laurearsi in Comunicazione e Giornalismo all'Università di Bologna. Fondatore di Italiano Enduro, Daniele è conosciuto per la sua competenza tecnica e il suo stile narrativo coinvolgente.
Pubblicato in: Tendenze