Bajaj ha già fatto scalpore annunciando la prima bici a metano disponibile in commercio, ma ora potrebbe essere denunciato a causa di ciò
La prima motocicletta al mondo a gas naturale compresso (CNG) è stata comprensibilmente una grande novità, ed è stata l’indiana Bajaj a prendersi tutti i consensi.
È una bicicletta, però, che potrebbe portare il colosso automobilistico nei guai, dopo che la società madre del produttore di scooter LML ha intentato causa contro Bajaj presso l’Alta Corte di Delhi. Il caso giudiziario non riguarda nessuno dei dettagli tecnici o della proprietà intellettuale utilizzati nella creazione della bici, ma in relazione al suo nome.
SG Corporate Mobility (SGCM) Pvt Ltd, la società madre di LML, ha citato in giudizio a causa dell’uso non autorizzato del marchio “Freedom” nel nome della bicicletta Bajaj. LML ha lanciato la Freedom nel 2002, seguita da una serie di modelli successivi, inclusa la Freedom DX rinnovata nel 2013. La LML Freedom è una bici abbastanza blanda, che vanta poco più di 100 cc e circa 8 CV. Era a bassa tecnologia e con basse prestazioni, ma era un forte venditore nel mercato indiano, che tiene in grande considerazione modelli economici e allegri come questo.
Per questo motivo, la targa Freedom era piuttosto conosciuta tra i motociclisti indiani, rendendo l’uso del nome da parte di Bajaj un po’ confuso. Al desiderio di SGCM di proteggere il nome Freedom si aggiunge il suo piano di far rivivere il nome Freedom su più veicoli a due ruote in futuro. Financial Express riferisce che l’azienda sta preparando una gamma di scooter elettrici che saranno costruiti dal suo partner tecnico Saera Electric Auto, la società che ha costruito alcuni modelli Harley-Davidson venduti nel mercato indiano.